21.1 C
Viterbo
HomeIn evidenzaViterbo, presentato il programma della festa del Santissimo Salvatore

Viterbo, presentato il programma della festa del Santissimo Salvatore

Pubblicato:

Presso la sala consiliare di Palazzo dei Priori è stato illustrato il programma della festa del Santissimo Salvatore che ricorrerà nei giorni 11 e 12 maggio. Anche quest’anno la processione con il trittico del Santissimo Salvatore, portato sul carro trainato dai buoi, vedrà la partecipazione di un corteo storico rievocativo delle corporazioni delle arti medievali.

Alla presentazione dell’evento sono intervenuti la sindaca Chiara Frontini, Don Mario Brizi, presidente del Comitato Santissimo Salvatore, e Alessandra Cortese, responsabile Rievocazione storica e del mercato medievale. Nel prendere la parola la sindaca ha sottolineato come la manifestazione avviene in una città che vanta storia e cultura medievale, “è organizzata da volontari che valorizzano le nostre tradizioni secolari e quindi per noi è un vanto in quanto la processione e le altre iniziative richiamano molte persone”.

“La Festa del SS Salvatore – ha precisato Don Brizi – è particolare per la sua originalità, sottolinea la presenza della vita culturale del tempo passato della città di Viterbo quando erano presenti attivamente le corporazioni”. Don Mario ha espresso un sincero ringraziamento alla Sindaca per aver permesso il cambio del tracciato della processione che quest’anno percorrerà anche Via Cardinal La Fontaine. Sabato ci sarà la processione con il carro trainato dai buoi con sopra il prezioso trittico rinvenuto per miracolo. Il 12 maggio, dalla mattina fino al calar del Sole, nella piazza di Santa Maria Nuova e nella piazza Don Mario Gargiuli ci sarà il mercato medievale, un mercato didattico con banchi medievali dell’epoca.

“Siamo qui – ha detto Alessandra Cortese – per presentarvi la Rievocazione storica della processione del SS. Salvatore di questo anno. Il ritrovamento del trittico è avvenuto nel campo della Chirichera, terreno che si trova lungo strada bagni dove c’è l’edicola con la raffigurazione del il trittico. Per la nostra città era una processione importante, se ne trovate traccia negli statuti del Comune che fino al 1914 si occupava delle spese per il mantenimento della festa e della cappella del SS. Salvatore. Il Santissimo durante le sue processioni girava su una macchina portata a spalle da 12 uomini e di sera, le misure della macchina gli permettevano di entrare all’intero della Cattedrale di San Lorenzo. Nel 900, con l’inizio della grande guerra, in mancanza di uomini, l’icona veniva collocata su un carro trainato da buoi. Dal campo della Chiricherra il trittico viene accolto a Santa Maria Nuova. Ogni notte del 14 agosto veniva portato in processione. Quest’anno l’amministrazione comunale ha permesso alla Rievocazione delle Arti di fare un percorso più lungo infatti partiremo dalla chiesa di San Pellegrino per raggiungere Santa Maria Nuova, percorreremo via Cardinal La Fontaine in senso contrario. Arrivati a Santa Maria Nuova la Rievocazione storica diventerà solenne in quanto i figuranti scorteranno il carro con il trittico per le vie del centro. Il giorno della Rievocazione storica la piazza di Santa Maria Nuova sarà infiorata con un allestimento composto di fiori di carta e veri. La domenica, la Piazza di Santa Maria Nuova e Don Mario Gargiuli saranno un angolo di vero medioevo, quest’anno come ha detto Don Mario ci sarà un mercato didattico medievale.

Dalle 10.00 della mattina fino al calar del sole saranno presenti delle attività come quelle del cacciatore, speziale, vetraio, rilegatrice, arcaio, curatrice, saponaia, armaiolo, candelaio. All’interno del chiostro longobardo avremmo l’Antica zecca viterbese. Alle ore 16.00 famiglie nobili, sbandieratori, musici animeranno le piazze. Sarà presente anche la scherma medievale e moderna con i vari giochi del tempo. L’Associazione La Rosa allestirà un banco per assaporare prodotti tipici. Da una ricerca storica è stata trovata una ricetta per dolci a base di frutta fresca e secca con il miele che prendeva il posto dello zucchero, molto caro e non alla portata di tutti. Ecco quindi l’idea di riproporre agli ospiti la copia del dolce antico, un biscotto che era sempre all’interno delle bisacce dei viandanti, lo abbiamo ricreato insieme ad Elisa Turchetti del forno Parea; con lei abbiamo messo appunto la ricetta e abbiamo chiamato il dolce Crustulum heremitaru che potrà essere immerso nel buon vino offerto da Pietro Nottola del negozio Symposium che offrirà la possibilità di assaggiare anche l’Ippocrasso (un vino dolce e leggermente speziato, leggermente alcolico, perfetto se accompagnato dal biscotto). La ricetta nella storia viene attribuita a Ippocrate di Kos, considerato il padre della medicina moderna”. Un grazie è stato rivolto a tutte le associazioni che hanno creduto in questo progetto innovativo della festa e hanno aiutato nell’organizzare questa giornata particolare di ritorno nel passato”.

Redazione Ontuscia
Redazione Ontusciahttps://www.ontuscia.it/
Quotidiano di Viterbo e della Tuscia

Articoli correlati

Articoli recenti